Scuola, appello dell’Aism

Nei giorni in cui l’anno scolastico inizia gradualmente in tutte le regioni, il presidente nazionale dell’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Francesco Vacca chiede più attenzione per le ragazze e i ragazzi con sclerosi multipla che tornano a scuola.

Vacca ricorda che la sclerosi multipla può colpire anche in giovanissima età e che al momento sono 14mila in Italia i giovani sotto i 18 anni interessati da questa malattia. In realtà, la cifra potrebbe essere sottostimata, perché in molti casi sono presenti i sintomi, ma non la diagnosi.

Il supporto all’inizio dell’anno scolastico è quindi di fondamentale importanza, soprattutto sul piano psicologico: il rischio è che alcuni sintomi meno noti della malattia, vengano interpretati dagli operatori scolastici, se non adeguatamente informati, come mancanza di attenzione o di interesse. La conseguenza di tutto questo arriva dai dati relativi all’analisi del percorso di studi che l’Aism effettua sui ragazzi con sclerosi multipla: il 20 per cento perde l’anno o abbandona la scuola, ma si registra un 70 per cento di studenti che deve affrontare comunque maggiori difficoltà nel percorso di studi. Senza considerare gli effetti sul piano dei rapporti con i pari età.

«Non è sempre necessario l’insegnante di sostegno», prosegue il presidente Aism, «ma spesso è sufficiente che le persone che gli ruotano attorno in ambito scolastico siano informate e formate sulla loro condizione». Un altro passaggio fondamentale è il rapporto di collaborazione che si deve creare tra scuola e famiglia per uno scambio costante di informazioni, in modo che ogni risposta necessaria sia tempestiva.

Per entrare nel dettaglio, può arrivare dalla scuola la segnalazione di un problema che la famiglia non ha notato e quindi il suggerimento di fare ricorso al parere di un professionista, oppure la scuola può adottare strumenti diversi nelle situazioni specifiche, ad esempio la didattica a distanza o comunque dare la possibilità di recuperare le lezioni perse a causa delle visite mediche programmate.

Giuseppe Giuliani

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