Imprese sarde, serve più formazione
Le aziende sarde hanno investito 32 milioni di euro in formazione per i loro dipendenti, ma il problema principale resta quello della carenza di manodopera.
L’analisi sulla formazione del personale delle imprese, condotta dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, è relativa a dati Istat del 2020 e riguarda le imprese sarde con più di dieci addetti.
Le piccole e medie imprese sarde che hanno svolto attività di formazione sono 2.304 e gli addetti formati sono 33.500. Dei 32 milioni di euro investiti, 8 provengono direttamente dalle aziende. Ma incrociando questi dati, si scopre che la Sardegna è all’ultimo posto in Italia per quanto riguarda l’investimento pro capite: 466 euro per dipendente formato. In testa c’è la Campania con 1.264 euro per addetto. Per quanto riguarda i beneficiari della formazione, si tratta in prevalenza di dirigenti e impiegati.
Secondo il presidente regionale di Confartigianato Imprese, Giacomo Meloni, « la formazione continua nelle piccole e medie imprese è fondamentale per mantenere competitività e innovazione nel mercato attuale».
Daniele Serra, segretario di Confartigianato, ricorda che «non tutte le aziende hanno le stesse risorse e gli stessi obiettivi e quindi serve un modello di formazione adatto alle esigenze specifiche di ognuna».
La necessità di personale formato è evidenziata da precedenti report di Confartigianato: nel 2023 le imprese sarde non hanno trovato il 42 per cento della manodopera necessaria. La questione è ancora più marcata in alcuni settori come quello del digitale e dell’ecologia ed è indicata dalle imprese come il problema fondamentale più di burocrazia, accesso al credito e concorrenza sleale.
Giuseppe Giuliani