Scuola, aumentano gli studenti con disabilità, ma mancano i docenti di sostegno

L’allarme arriva direttamente dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante una visita al liceo Manzoni di Brescia: «per troppo tempo il problema del precariato è stato ignorato» lamenta Valditara, sottolineando come il maggior numero di insegnanti precari si riscontri in particolare tra i docenti di sostegno. Una situazione dovuta a una cattiva gestione del problema, ma non solo.

Sempre più studenti con disabilità

Secondo il Ministro, il fenomeno è legato anche all’aumento degli studenti con disabilità, che nel biennio 2023 – 2024 hanno raggiunto quota 300mila. E al contempo, stando a uno studio condotto dalla Uil, gli insegnanti di sostegno precari sono triplicati in dieci anni.

Più specializzati nelle scuole

«Il precariato nel sostegno» prosegue Valditara, «è cresciuto perché è aumentato il numero dei giovani con disabilità, ma anche perché le Università non sono state in grado di formare abbastanza docenti specializzati».

Un problema a cui il Ministro promette d far fronte non solo attraverso i Tfa (tirocini di formazione attiva), ma anche introducendo percorsi di specializzazione tramite l’Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa). L’obiettivo è di formare insegnanti di sostegno qualificati e ridurre la pressione sulle scuole che finora si sono affidate a docenti precari per far fronte alle numerose richieste.

«Queste misure sono necessarie per garantire la qualità dell’insegnamento agli studenti con disabilità» dichiara ancora il ministro, «perché meritano un’educazione attenta e inclusiva». Vogliamo formare insegnanti che non siano solo numericamente sufficienti, ma che abbiano le competenze necessarie per sostenere al meglio questi studenti».

Tuttavia, conclude Valditara, «ci vorrà tempo per vedere i risultati. La formazione di nuovi docenti specializzati richiede anni e risorse, e le scuole continueranno a fare affidamento su insegnanti precari nel frattempo».

Roberta Gatto

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