Adolescenti, nuove forme di disagio

Il Giap (Gruppo Infanzia, Adolescenza e Parentalità) organizza per l’11 ottobre a Padova un convegno dal titolo “Adolescenze difficili”. Vi prenderà parte anche Alain Braconnier, uno dei maggiori esperti europei di adolescenti. Il tema, sempre più pressante nel mondo occidentale, è quello dei problemi psicopatologici dei più giovani. Aumentano gli accessi al Pronto Soccorso e ai servizi specialistici, ma segnalazioni in questa direzione arrivano anche dai professionisti che operano negli studi privati.

L’Italia non fa eccezione: i numeri parlano di 2 milioni di adolescenti affetti da problematiche psicologiche o psichiatriche. Si parla prevalentemente di ansia, panico e depressione, ma anche di difficoltà di relazione con gli altri che sconfinano nella violenza, anche in famiglia, e di problemi che influiscono sul percorso scolastico. Problemi che spesso vengono affrontati con una cura farmacologica, ma che invece andrebbero approfonditi e studiati con maggiore attenzione.

Ancora una volta è il Pronto Soccorso lo specchio di una situazione sempre più preoccupante: crescono i numeri di ragazzi che manifestano attacchi di panico, che fanno uso smodato di alcol, abuso di droghe, praticano l’autolesionismo o scaricano la propria tensione nelle risse. Sino ai sempre più frequenti tentativi di suicidio.

Dall’altra parte, ci sono tutti i disturbi del comportamento che invece producono asocialità, disturbi alimentari e dubbi sull’identità di genere.

L’aspetto positivo è che almeno tra i ragazzi, chiedere aiuto pare non sia più vissuto come una vergogna: lo stigma dello psicologo e del ricorso al suo aiuto sembra problema di altre generazioni.

A Padova, saranno presenti operatori del settore ospedaliero e delle comunità riabilitative proprio con lo scopo di integrare i due settori di intervento.

Giuseppe Giuliani

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