Il nuovo Codice della Strada e le persone con disabilità

Il testo che riforma il codice della strada è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nel giugno dello scorso anno e il provvedimento deve ora essere esaminato al Senato. La necessità di modificare le regole del codice della strada è determinata dal numero troppo alto di incidenti stradali e da un peggioramento della situazione negli ultimi anni.

Al momento, il nuovo Codice della Strada è stato approvato alla Camera ed è ora al Senato per il voto definitivo. L’approvazione era prevista entro il 2023, ma i tempi si sono allungati e anche le ultime date ipotizzate, luglio e agosto prima e fine settembre poi, sono saltate a causa delle discussioni politiche in atto.
Per quanto riguarda le nuove disposizioni che andranno a interessare le persone con disabilità, la riforma prevede interventi per facilitare l’attraversamento pedonale delle persone con disabilità visiva: in pratica, gli attraversamenti pedonali con semaforo saranno dotati di segnalatore acustico di indicazione dello stato di accensione delle luci (esistono già, ma non erano obbligatori) e di guide tattili a pavimento che consentano di individuare i pali di sostegno dei semafori.
Si parla poi della sosta dei veicoli al servizio di persone con disabilità. La riforma interviene sull’articolo 188, comma 3-bis, per riconoscere la gratuità della sosta per le persone con disabilità senza condizioni. Si esclude, quindi, la necessità che la sosta gratuita per i disabili sia subordinata all’indisponibilità di stalli a loro riservati. Sullo stesso tema, è previsto un inasprimento della sanzioni per chi parcheggia senza averne diritto negli spazi riservati alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide e in corrispondenza degli scivoli o dei raccordi tra i marciapiedi, rampe o corridoi di transito e la carreggiata utilizzati dagli stessi veicoli.
Le multe vengono in pratica raddoppiate: per ciclomotori e motoveicoli si va da un minimo di 165 euro a un massimo di 660 euro, mentre per i restanti veicoli da 330 euro a 990.
Giuseppe Giuliani

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