Tecnologia: basta un click per scoprire quali luoghi sono accessibili e quali no

Willeasy è una app pensata per rendere più facile la mobilità di persone con disabilità e non solo. Creata da William Del Negro nel 2018, ha come obiettivo fornire informazioni su spazi pubblici e privati a chi incontra difficoltà negli spostamenti (anziani, famiglie con bambini, donne in gravidanza ecc.). Nata come un progetto a vocazione sociale, il motto di Willeasy riassume l’idea alla base: «le persone non cercano luoghi adatti a tutti, ma semplicemente luoghi adatti a sé».

Come funziona

La app si basa sulla raccolta e l’elaborazione di dati oggettivi sull’accessibilità, in modo da fornire informazioni utili e dettagliate. Sul sito di Willeasy, infatti, si trovano informazioni sull’ingresso, gli scalini, i bagni, la mobilità interna, il menù. Insomma, sull’accessibilità a 360°.«L’obiettivo» spiega il fondatore William Del Negro «è risolvere la mancanza di informazioni sull’accessibilità di luoghi e strutture, fondamentali per persone con disabilità o, in generale, con esigenze di qualunque tipo, che spesso non le trovano. Inoltre, dalle nostre rilevazioni ci risulta che ben una persona su tre, non disponendo delle suddette informazioni, sceglie di non uscire di casa per non sentirsi a disagio».

Da qui l’idea di una app in grado di fornire dati utili a chi ha esigenze specifiche di mobilità. Abbiamo quindi scelto di partire con un approccio basato non sulle normative, ma sulla conoscenza delle esigenze delle persone» sottolinea Del Negro, «dando vita a un sistema di raccolta dati».

Gli open data

Willeasy sfrutta gli open data per mappare luoghi pubblici come strutture ricettive, ristoranti, bar, musei e punti di interesse culturale. Grazie a questi dati, si possono quindi pianificare gli spostamenti in base alle proprie esigenze senza correre il rischio di trovarsi impossibilitati a muoversi.

Inoltre, attraverso il progetto “Willeasy Rileva 2.0, la app è in grado di sfruttare la tecnologia LiDAR degli iPhone (che calcola la distanza da un oggetto grazie a sensori ottici n.d.r.) per creare modelli 3D di ambienti, da cui poi raccogliere dati relativi all’accessibilità.

Soluzioni digitali per il turismo

Il progetto di Del Negro offre anche soluzioni digitali per favorire il turismo inclusivo, fornendo formazione su accessibilità a imprese, operatori turistici e pubbliche amministrazioni.

A Lisbona, l’azienda di Udine ha creato un innovativo sistema di Open Data per l’accessibilità della rete metropolitana, ma non solo. Il progetto ha infatti incluso anche la mappatura di quasi 200 strutture tra hotel, ristoranti, bar e musei, oltre ad aver creato 20 itinerari inclusivi. «Questi open data» spiega Del Negro «che puntiamo a far diventare uno standard inizialmente italiano e poi europeo, daranno la possibilità di sviluppare dei progetti per chiunque abbia esigenze di accessibilità particolari. Ad esempio, avendo un database di open data sui trasporti aerei, ferroviari e su gomma, è possibile creare un navigatore che seleziona i mezzi più adatti, gli orari e le tratte che permettano di andare da A a B evitando problemi di accessibilità».

Insomma, una app che promette di rivoluzionare la mobilità per milioni di persone nel mondo.

Roberta Gatto

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