Disabilità nella Storia: Franklin Delano Roosevelt (1882 – 1945)
Tutti o quasi conoscono il presidente americano Franklin Delano Roosevelt e il suo ruolo cruciale nella risoluzione del secondo conflitto mondiale. Non tutti però sanno che il presidente era un uomo con disabilità. Scopriamo la storia di un uomo per il quale «l’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa».
Franklin Delano Roosevelt nasce a Hyde Park, nello stato di New York il 30 gennaio 1882 in una famiglia dell’alta borghesia. Il padre James è proprietario di alcune miniere di zinco, mentre la madre Sara è figlia di un armatore. La famiglia del padre vanta inoltre una parentela con Theodore Roosevelt, presidente degli Stati Uniti di inizio Novecento.
Quando è ancora bambino, Franklin viaggia molto in Europa e da adolescente si iscrive in una prestigiosa scuola del Massachusetts, dove gli viene impartita una ferrea disciplina. Diplomatosi, frequenta l’università di Harvard dove si laurea nel 1904. In seguito, studia giurisprudenza alla Columbia University, laureandosi nel 1908 e svolgendo poi la professione di avvocato in Wall Street. Nel frattempo, Franklin sposa nel 1905 una cugina alla lontana, Anna Eleanor Roosevelt, dalla quale ha sei figli.
La carriera politica
Nel 1910 viene candidato dal partito democratico alle elezioni per il senato dello Stato di New York. In politica, Roosevelt si distingue per l’eloquenza e per l’interesse dimostrato nei confronti dei problemi degli agricoltori.
Eletto nel 1910, viene poi rieletto nel 1912 ottenendo la carica di presidente nella Commissione per l’Agricoltura. Appassionato di mare e di navi, nel 1913 il presidente Woodrow Wilson gli affida la carica di segretario aggiunto alla Marina, che ricopre fino al 1920. Nello stesso anno viene scelto dal partito democratico come candidato alle elezioni presidenziali per sostituire Woodrow Wilson. Tuttavia, la candidatura non va a buon fine e Roosevelt lascia la politica per tornare a dedicarsi al suo lavoro di avvocato.
La malattia
È il 1921 quando la vita di Roosevelt cambia per sempre. Durante una vacanza nell’isola di Campobello, nel New Brunswick, contrae una malattia che gli causa la paralisi degli arti inferiori. Roosevelt ha 39 anni e vive in una società fortemente abilista, dove la disabilità è un qualcosa da nascondere. Non è chiaro se la malattia contratta sia poliomielite o sindrome di Guillain-Barré (malattia neurologica autoimmune conseguente a un virus), fatto sta che Roosevelt si trova costretto a utilizzare supporti metallici, rigorosamente nascosti sotto i pantaloni, stampelle o bastoni da passeggio per deambulare.
Significativo è il fatto che esistano solo due foto in cui è ritratto in sedia a rotelle. Per i primi due anni tenta senza successo di riprendere la funzionalità delle gambe.
Un personaggio pubblico della sua epoca non può mostrare le proprie debolezze, motivo per cui nasconde per tutta la vita la propria disabilità, anche se nell’ambiente politico è ben nota. Dal diario di Galeazzo Ciano sappiamo infatti che Mussolini ne parlava spesso in tono denigratorio.
Tuttavia, nel privato Roosevelt dimostra la propria forza di volontà facendo costruire una piccola Casa Bianca nella zona termale di Warm Springs in Georgia, ora divenuta un museo dove sono custoditi alcuni oggetti utilizzati dal presidente, come la speciale Ford decappottabile priva di pedali e dotata di comandi manuali. Nel 1926 acquista le terme di Wall Spring e vi fa costruire un istituto a suo nome dove persone con disabilità motoria possono fare riabilitazione.
Rientro in politica
Nel 1928 viene candidato dal partito democratico come governatore dello Stato di New York. Inizialmente titubante per via della lunga riabilitazione cui si sottopone proprio a Wall Spring, accetta la candidatura anche grazie al supporto della moglie Eleanor. Per nascondere la propria disabilità all’elettorato, si fa costruire una sorta di intelaiatura di acciaio in grado di sostenere il peso delle gambe.
Vinte le elezioni, fa fronte alla Grande Depressione con una serie di provvedimenti volti ad aiutare disoccupati, famiglie e agricoltori. Il successo di tali interventi gli vale la rielezione nel 1930 e l’elezione a presidente degli Stati Uniti due anni dopo, carica che mantiene per altri due mandati fino al 1945.
Famosi, nel periodo del secondo conflitto, i suoi discorsi dal caminetto, nei quali tiene alto il morale delle famiglie americane. Muore per un’emorragia cerebrale il 12 aprile 1945 mentre è in vacanza in Georgia, debilitato da tre anni e mezzo di guerra, dall’insufficienza cardiaca, dall’eccessivo fumo di sigaretta e da altri malanni. La sua tomba si trova al National Historic Site Hyde Park, New York.
Roberta Gatto