Morto a 28 anni Sammy Basso, il più longevo malato di progeria

Sammy Basso nel giorno della sua laurea

È stato un simbolo della lotta alla progeria, malattia rara che provoca l’invecchiamento precoce. Sammy nasce a Schio il 1 dicembre 1995 in anticipo di tre settimane rispetto al termine previsto per la gravidanza.

Inizialmente, non presenta i sintomi della malattia che gli viene diagnosticata soltanto all’età di 2 anni e dopo numerosi esami.

Nel 1998 i genetisti individuano la causa della sua crescita rallentata nella sindrome da invecchiamento precoce, malattia rarissima e ancora semi-sconosciuta in Italia. I genitori, non ricevendo alcuna indicazione dai medici su possibili cure, si rivolgono a un’associazione americana, la Sunshine Foundation e cominciano a prendere parte agli incontri internazionali organizzati a sostegno delle famiglie.

Anche grazie al contributo di Sammy e dei suoi genitori, che hanno messo a disposizione dati relativi a organi e apparati del figlio, la ricerca sulla progeria è andata avanti e nel 2006 è stato messo a punto un farmaco sperimentale che potrebbe rallentare il decorso della malattia.

Intanto, nel 2005, viene fondata l’associazione italiana progeria Sammy Basso, con lo scopo di diffondere consapevolezza su questa patologia.

Oltre a farsi portavoce dei bambini e dei ragazzi affetti da progeria, Sammy prosegue la propria carriera scolastica fino a conseguire nel 2018 la laurea in scienze naturali e nel 2021 quella magistrale in biologia molecolare. Il sogno di Sammy è di lavorare al Cern e di approfondire la ricerca sulla progeria.

Nel 2018, per il suo impegno nel sociale, gli viene conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Mattarella.

La scomparsa

Sammy Basso è stato colto da un malore durante una cena di nozze ad Asolo, in provincia di Treviso, e si è spento all’età di 28 anni: un record per una persona affetta da questa patologia.

Nonostante i tentativi di rianimarlo, il giovane è deceduto nella notte tra il 5 e il 6 ottobre. Soltanto il giorno prima aveva ricevuto il premio giornalistico Paolo Rizzi a Venezia. Ora, il ministro Valditara propone di intitolargli una scuola. Di lui resterà sempre il ricordo di una persona in grado di affrontare la vita con il sorriso.

Roberta Gatto

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