La Giornata mondiale della salute mentale

Per la Giornata mondiale della salute mentale 2024, l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha deciso di puntare l’attenzione sulla salute mentale nei posti di lavoro. Un problema particolarmente sentito, se si considera che il 45 per cento dei lavoratori, interpellati per una ricerca dall’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, ha dichiarato che le condizioni di lavoro incidono sulla loro salute mentale. A questo dato ne va aggiunto un altro: il 27 per cento dei lavoratori è sotto stress o alle prese con ansia e depressione a causa dell’attività svolta.

Ma i dati più preoccupanti nell’ambito della salute mentale arrivano dall’Unicef e riguardano i giovani di tutto il mondo: un adolescente su sette soffre di disturbi mentali e poco meno della metà dei disturbi compare entro i 18 anni.

Un rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia dice che nell’Unione europea circa 11 milioni di bambini e giovani entro i 19 anni hanno un problema di salute mentale. Tra le persone di età compresa tra i 15 e i 19 anni, l’8 per cento soffre di ansia e il 4 per cento di depressione. Per concludere: sempre in quella fascia di età, il suicidio è la seconda causa di morte, dopo gli incidenti stradali.

Come già detto in un precedente articolo Adolescenti, nuove forme di disagio – Cittadinanza Sociale (cittadinanzasocialenews.it), un segnale evidente della crescita di questo tipo di problemi arriva dagli ospedali che rilevano da oltre 10 anni un aumento delle consulenze in pronto soccorso per problemi psichiatrici: si è passati da una media di una consulenza al giorno a una media di cinque. Aumentano, tra i giovani, anche i casi di autolesionismo.

Per quanto riguarda le cause che possono aver prodotto questa situazione, si va dalla dipendenza da dispositivi telefonici e social network all’ansia per il futuro legata ai cambiamenti climatici, passando per l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.

Nuovi problemi chiamano nuove soluzioni, ma soprattutto nuove professionalità nei dipartimenti di salute mentale e nuove competenze nelle scuole, il primo passo è quello di intercettare i segnali di malessere per intervenire prima che sia troppo tardi.

Giuseppe Giuliani

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