I ministri del G7 firmano la Carta di Solfagnano: «inclusione come priorità»

Foto di gruppo del G7 di Assisi

Otto i punti punti fissati e sotto le firme dei ministri del G7. Con un proposito pure quello sottoscritto da tutti: «proseguire il lavoro, insieme e ciascuno nel proprio Paese».

Eccola la Carta di Solfagnano che prende il nome dal castello umbro dove è avvenuta la firma e che conclude la “tre giorni” del primo G7 dedicato alla Disabilità. In primo piano l’inclusione come «questione prioritaria» sottolinea il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, «nell’agenda politica di tutti i Paesi».

Il presidente Ierfop Onlus Roberto PIli

Ma cosa significa? «In questo modo» sottolinea il presidente Ierfop Onlus Roberto Pili direttamente invitato a partecipare ai lavori dal ministro Locatelli, «diventa principio così che tutti gli individui godano di uguali diritti alla piena, effettiva e significativa partecipazione in tutti gli aspetti della vita sociale, culturale, educativa, economica, civile e politica».

Nel documento elaborato in collaborazione con le reti internazionali impegnate a favore dell’inclusione si parla di accessibilità, vita autonoma e indipendente, valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa, promozione delle nuove tecnologie, servizi comunitari in grado di garantire qualità della vita, prevenzione e gestione delle situazioni di emergenza e post emergenza legate a crisi climatiche, conflitti armati e crisi umanitarie. Per il presidente Ierfop Pili, «si passa dall’assistenzialismo alla valorizzazione di ogni individuo e persona facendolo diventare “perno” della società sia in ambito sociale che lavorativo».

Oggi le delegazioni vengono ricevute da Papa Francesco cui verrà consegnata una copia del documento.

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