Brindisi, progetto inserimento lavorativo della Asl
Si occuperanno di pratiche amministrative e affiancheranno gli operatori domiciliari. Tre ragazze con sindrome di Down, una con disturbi cognitivi e un ragazzo autistico svolgeranno un tirocinio formativo e poi potrebbero trovare spazio nella sede del servizio Adi (Assistenza domiciliare integrata) di Brindisi. I primi tirocini partiranno a novembre.
L’idea è di un raggruppamento temporaneo di imprese che gestisce il servizio Adi con l’Asl Brindisi. In occasione della presentazione del progetto, si è sottolineata l’importanza di un’iniziativa che permette un’inclusione concreta delle persone con disabilità e un sostegno al miglioramento della loro qualità della vita. Si è ricordato, inoltre, il lavoro quotidiano che le associazioni svolgono ogni giorno per far aumentare la consapevolezza e le competenze delle persone che vivono una situazione di fragilità, anche attraverso la crescita delle proprie abilità.
«L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità» si legge in un messaggio inviato dal presidente della Regione Michele Emiliano ai promotori del progetto, «è una sfida che richiede l’impegno congiunto delle istituzioni, delle aziende e della società civile. Solo attraverso un cambiamento culturale profondo e l’implementazione di pratiche inclusive si potrà realmente garantire a tutti il diritto a una vita lavorativa dignitosa e soddisfacente».
Emiliano ha anche ricordato come esistanomisure specifiche per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, ma nonostante questo sono ancora troppi gli ostacoli che si incontrano lungo questo percorso.