Si parla di invecchiamento su “Quotidianosanità.it” e lo si fa attraverso l’intervista al medico oncologo Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità e di Ierfop.
«L’Italia dove gli over 65 rappresentano il 24per cento della popolazione» dichiara Pili, «con l’indice di vecchiaia del 193 per cento, col tasso di aspettativa di vita libera da malattie e disabilità tra i più bassi d’Europa, non ci si può permettere una conflittualità generazionale».
Secondo il presidente della Comunità Mondiale della Longevità è essenziale il dialogo tra generazioni per mantenere in equilibrio i sistemi di welfare e assistenza sanitaria. Pili elenca i dati relativi a una popolazione italiana sempre più anziana e che convive con una o più patologie e ricorda gli oneri socioeconomici derivanti da cura e assistenza. Non fanno eccezione i giovani che sono sempre meno, ma anch’essi alle prese con malattie di vario genere.
Emerge quindi la necessità di un patto di un’alleanza tra generazioni, ma anche la proposta di un modello di vita salutare per migliorare la prevenzione e la gestione delle malattie.
Nell’intervista, Pili cita anche l’iniziativa pilota Disabilit-Aging, nata dalla collaborazione tra Ierfop, Comunità Mondiale della Longevità e Associazione Nazionale Fisiatri che ha l’obiettivo di migliorare l’aspettativa di vita libera da disabilità. Spazio anche al programma educativo Nutri-Action rivolto ai giovani per diffondere il concetto di corretta alimentazione.