Gli atleti con disabilità visive alla Maratona di Verona

Alla Maratona di Verona hanno preso parte più di 10mila persone con rappresentanze provenienti da 78 diversi Paesi (anche dalla Nuova Zelanda).

In gara anche i paralimpici Mauro Tomasi (Atletica Alto Garda e Ledro) che ha alle sue spalle oltre 80 maratone e alcune ultramaratone e Claudio Palmulli (Podistica Fiamma Trieste) che in carrozzina ha partecipato anche alla Maratona di Roma nel 2017.

Ma alla 23esima edizione della competizione hanno partecipato anche 35 atleti con disabilità visiva. Si tratta di atleti ebrei israeliani, musulmani, cristiani e drusi ai quali si sono aggiunti tre paratleti ucraini con lo stesso tipo di disabilità.

La loro partecipazione è stata promossa da Aleh, un’associazione israeliana che si occupa dell’inserimento nella società di persone con disabilità visiva di ogni età, religione o etnia.

Prima della gara, gli atleti hanno visitato la sinagoga di Verona e fatto un giro della città usufruendo dei percorsi tattili.

L’associazione Aleh è nata a Gerusalemme nel 2017 e oggi ha sedi in quattro città israeliane. Nell’appuntamento veronese è stata supportata dalla Comunità ebraica di Verona e dall’Ambasciata d’Israele in Italia.

Oltre a quelli con disabilità visiva sono arrivati da Israele un’altra trentina di atleti. Tra i partecipanti anche le Pink Ambassador della Fondazione Umberto Veronesi: si tratta di donne che dopo aver affrontato un tumore hanno accettato di allenarsi per correre i circa 21 chilometri della mezza maratona.

Giuseppe Giuliani

 

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