Lavoro: i nuovi profili più ricercati dalle aziende
L’intelligenza artificiale rivoluziona il mondo del lavoro e orienta la richiesta verso nuove figure professionali.
Secondo un’analisi di Techyon, società di head hunter (scopritori di talenti per le aziende n.d.r.) specializzata nel settore informatico, sono sempre più richiesti professionisti specializzati nelle nuove tecnologie legate all’intelligenza artificiale.
«Il mercato del lavoro sta oggi vivendo una profonda trasformazione dettata da molteplici fattori, tra i quali l’ampia diffusione degli strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale» spiega Giorgia Cazzulani, executive director di Techyon, «di conseguenza, le aziende stanno oggi attivamente ricercando professionisti con competenze sempre più avanzate in questo campo. Artificial Intelligence Engineer, Machine Learning Specialist, Prompt Engineer, Data Labeling Specialist, Artificial Intelligence Developer, Big Data Engineer, Artificial Intelligence Architect, Cloud Engineer, nonché professionisti della Robotica ed esperti nello sviluppo di Chatbot, sono alcune delle figure professionali attualmente ricercate dalle aziende italiane».
Europa e leadership digitale
Sempre secondo i dati rilevati da Techyon, l’incremento di questa richiesta in Italia e in Europa si deve al programma strategico del Decennio Digitale 2030 della Commissione Europea, il cui obiettivo è posizionare l’Europa come leader digitale entro i prossimi sei anni. Risulta quindi necessario che almeno il 75 per cento delle aziende adotti tecnologie come Cloud Computing, Big Data e Intelligenza Artificiale nei propri processi, spiegano dalla Techyon.
Crescita dell’IA
Un’analisi commissionata da Amazon Web Services, intitolata “Unlocking Europe’s AI Potential” (sbloccare le potenzialità dell’IA in Europa n.d.r.), mostra come le aziende stiano affidandosi sempre più all’IA.
Nel 2023, infatti, l’utilizzo di questa tecnologia ha visto un incremento del 32 per cento rispetto all’anno precedente, con un aumento delle candidature per posizioni in questo settore dell’11 per cento in tutta Europa. Analizzando oltre 40mila annunci di lavoro sulle principali piattaforme, LinkedIn e Indeed, è emerso come uno su cento riguardi una professione in ambito intelligenza artificiale. La ricerca, inoltre, fornisce altri dati interessanti: oltre il 46 per cento delle aziende italiane di servizi, infatti, utilizza già l’Ia per riassumere o estrarre informazioni da un documento di testo, convertire la lingua parlata in un formato leggibile da dispositivo (il 40,6 per cento) mentre una su quattro la impiega per l’automatizzazione dei flussi di lavoro.
Le figure più richieste
Nello specifico, le figure più richieste sono:
- Ai engineer dei servizi Cloud, un “architetto” dell’intelligenza artificiale.
- – Data scientist Ai & Analytic, che raccoglie e analizza i dati con il supporto dell’Ia.
- Esperti di generative Ai digital marketing: specialisti che sfruttano i modelli di Ia per creare contenuti personalizzati e migliorare campagne pubblicitarie e customer experience (esperienza del cliente).
- Ai generative expert innovation manager: sviluppa strategie innovative, promuovendo la formazione del personale.
- Ai & data processing expert e prompt engineer, esperti nell’utilizzo dell’Ia per la creazione di contenuti e professionisti dei prompt ( comandi usati in programmazione n.d.r.).
- Ai optimization financial specialist, sviluppatori di soluzioni di Ia per la valutazione di sinistri, prestiti o rilevazione delle frodi.
- Ai tester e response evaluator, in grado di valutare l’accuratezza dei modelli di Ia e la qualità delle risposte.
Roberta Gatto