“Vite Vere”, ovvero l’autonomia dei più fragili

L’ingegnere-scrittore Guido Marangoni ha vinto il concorso mondiale “Gemini Api Developer 2024 con la sua app che aiuta le persone con disabilità intellettive a gestire una casa con l’AI senza i genitori.

Dalla capitale di Google a San Francisco è giunta infatti l’informazione che la sua app “Vite Vere” ha vinto al concorso mondiale di Google «Gemini Api Developer 2024». Proprio la sua app è stata selezionata fra oltre 3mila proposte arrivate da ingegneri e sviluppatori di tutto il mondo.

Ingegnere informatico, Guido Marangoni, 54 anni, insegna all’Università di Padova. Ma non solo: è anche scrittore, cabarettista (passato da Zelig così come a palchi di tutta Italia), ma soprattutto è papà di Anna, vulcanica preadolescente nata con la sindrome di Down.

Proprio con quella figlia, la famiglia Marangoni insieme ad altri genitori dando vita a Padova alla cooperativa sociale “Vite Vere” affiancando bambini, ragazzi e giovani adulti con disabilità. Da tempo si è posta il tema dell’autonomia di vita e si lavora per l’avviamento al lavoro e alla gestione di una casa senza che vi sia la presenza dei genitori.

L’app di Marangoni si avvale dell’intelligenza artificiale di Google. In che modo? Aiutando le persone con disabilità intellettive a realizzare soprattutto l’obiettivo dell’autonomia di vita domestica. Semplicemente facendo una foto, si può riconoscere una cucina in disordine o una camera da letto da riassettare. Di conseguenza vengono fornite indicazioni specifiche all’utente così da sistemare quell’ambiente in cui vive, si muove, lavora.

Ora la app deve affrontare i “test di rilascio” e poi verrà presto messa a disposizione di chiunque voglia servirsene.

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