Il Premio Braille, giunto alla sua 28esima edizione, viene assegnato dall’Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti) a coloro che si sono impegnati nel campo dell’inclusione delle persone con disabilità visiva.
La serata conclusiva si è svolta ieri sera al Teatro Ambra Jovinelli di Roma con la conduzione della giornalista Alessandra Viero (co-conduttrice di Quarto grado su Rete 4).
Quest’anno, il premio è stato assegnato a Marina Bottelli, amministratrice
delegata di Swissport italia, società che si occupa dei servizi di terra negli
aeroporti. Premiata per il progetto “Volare oltre la vista, destinazione
inclusione” che ha consentito a tre persone ipovedenti di lavorare per
l’assistenza a terra dei passeggeri dell’aeroporto di Fiumicino.
Il progetto, nato dalla collaborazione con l’Uici, ha preso il via all’inizio della scorsa stagione estiva, proprio a Fiumicino ed è partito dalla considerazione che sono ancora molte in Italia le persone non vedenti senza un lavoro.
Quello che l’Uici persegue quotidianamente è il superamento di questo fenomeno, perché ritiene che con adeguata formazione la disabilità visiva non precluda la possibilità di lavorare.
Swissport ha sposato questo concetto e ha operato per inserire tre persone ipovedenti nel servizio di assistenza a terra dei passeggeri. L’obiettivo è fare in modo che questo progetto pilota possa essere esteso ad altri aeroporti.
La serata si è conclusa con “Notte di sfolgorante tenebra”, spettacolo con Laura Morante.