Riforma sulla disabilità, sperimentazione in nove province

La riforma partirà su tutto il territorio nazionale a partire dal 1º gennaio 2026, ma già dal prossimo mese di gennaio sarà avviata in via sperimentale in nove province. Stiamo parlando della nuova legge che tutela la disabilità, la numero 62 del 2024 (entrata in vigore il 30 giugno scorso).

Una delle principali novità riguarda la semplificazione: non è più necessario fare domanda per ottenere le tutele per la disabilità, basterà il certificato medico introduttivo. Inoltre, l’accertamento sanitario passerà dalle Asl all’Inps.

La nuova normativa prevede, sulla base di un accordo tra Ministero per le Disabilità, Ministero della Salute e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, una fase sperimentale per il nuovo sistema di riconoscimento dell’invalidità civile.

La sperimentazione si terrà nelle province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari, Trieste e durerà un anno.

Nel corso di questa fase, è previsto un monitoraggio del percorso e l’avvio della formazione rivolta a enti pubblici ed enti del Terzo settore.

Ieri, sull’argomento, si è svolto un convegno a Perugia (una delle città coinvolte nella sperimentazione) e il direttore centrale salute e prestazioni di disabilità dell’Inps, Filippo Bonanni, ha ricordato che i principi che ispirano la legge sono quelli della velocità e della riduzione della burocrazia e che si tratta di una legge fortemente innovativa.

Per la ministra Locatelli, il fulcro di questa norma è nel superamento delle prestazioni, oggi divise tra sanità e sociale e nella garanzia che ogni persona con disabilità possa essere protagonista della propria vita attraverso il Progetto di vita personalizzato e partecipato.

Giuseppe Giuliani

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