Cyber criminalità, in Sardegna scatta l’allarme

La cyber criminalità miete vittime tra imprese e cittadini in Sardegna. Nel 2023 oltre 8mila sono state le denunce e tra queste, 3.500 quelle delle imprese. Numeri rilevati nel report realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sui “Reati denunciati nell’Isola dalle attività produttive e dai cittadini”. Il tutto messo insieme analizzando i dati Istat dal 2019 al 2023.

In pratica, nell’ultimo anno questi reati informatici sono cresciuti del 4,3 per cento anche se rimangono sotto la media nazionale del 7,8 per cento. Tra il 2019 e il 2023, invece la crescita è stata del +34,6 per cento, contro una media italiana del +45,5. Nel 2023 ben 3.508 denunce sono arrivate dagli imprenditori sardi.

Tipologia dei reati

I delitti inerenti all’attività d’impresa comprendono furti, estorsioni, truffe e frodi informatiche, delitti informatici, contraffazione di marchi e di prodotti industriali, violazione della proprietà intellettuale, ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, usura, danneggiamenti e contrabbando.

Nel dettaglio, i reati in esame sono per il 91 per cento composti da truffe e frodi informatiche (ad esempio il phishing e l’alterazione del regolare funzionamento di un sistema informatico o telematico) e per il restante 9 per cento di delitti informatici, in particolare accessi abusivi, danneggiamento mediante apparecchiature, dispositivi o programmi informatici e detenzione e/o diffusione abusiva di codici di accesso.

Cosa fare

«Il trend di crescita resta costante e gli imprenditori non possono e non devono abbassare la guardia» afferma Fabio Mereu, vice presidente Regionale di Confartigianato Sardegna, «soprattutto in un contesto di digitalizzazione accelerata dei processi produttivi. Le piccole realtà devono affrontare nuove sfide e orientare le proprie strategie di investimento in tecnologie, capitale umano qualificato e sicurezza informatica».

Da qui la necessità di investire in formazione così da promuovere le cyberskill, cioè l’insieme di conoscenze, abilità e competenze in ambito digitale e tecnologico. Per Confartigianato Sardegna, la crescita dei reati informatici «segnala la necessità di intensificare le misure di sicurezza dei sistemi informativi e dei dati delle imprese, affrontando la sfida del difficile reperimento di personale con competenze di cyber sicurezza».

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