“World Hunseen”, la mostra per chi ha difficoltà visive

Il principio ispiratore è “Kyosei” che tradotto dal giapponese significa “vivere e lavorare insieme per il bene comune”. Nasce da qui l’idea della mostra fotografica “World Unseen” , a Roma alla Biblioteca Nilde Jotti della camera dei Deputati sino al 17 dicembre, voluta da Canon, la multinazionale giapponese che produce strumenti ottici tra cui macchine fotografiche.

Si tratta della prima esperienza in Italia per una mostra fotografica che consente di apprezzare le fotografie anche a chi ha difficoltà visive. Attraverso il tatto e l’udito si compie un percorso che avvicina all’arte e prova ad abbattere le barriere e a includere.

La fotografia accessibile ai non vedenti (il titolo è il mondo che non vedi) parte dal presupposto che la tecnologia deve in qualche modo rendere possibile ciò che senza non lo è. Il concetto espresso dalla multinazionale giapponese è quello, dunque, di una tecnologia abilitante.

Si tratta di una mostra realmente aperta a tutti e anche i normovedenti potranno imparare a “vedere” attraverso le mani. Tra le foto esposte, ve ne sono alcune “visivamente disturbate” per creare in chi ha una vista perfetta un meccanismo di immedesimazione con chi è non vedente o ipovedente.

Visitando la mostra vi imbatterete in dodici pannelli con altrettante fotografie stampate in grande formato e sotto  ciascuna fotografia è presente un pannello con una descrizione in Braille, un QR code, delle cuffie e una riproduzione tattile della fotografia.

Proprio la riproduzione tattile con dettagli in rilievo consente la lettura della foto.

Per Mario Barbuto, presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti si tratta di «un modo per consentire l’esplorazione delle vie della cultura e della conoscenza anche a chi sinora restava escluso». La mostra è patrocinata oltre che dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti anche da Croce Rossa Italiana.

Giuseppe Giuliani

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