La nuova truffa dei messaggi registrati
Una nuova truffa rischia di mettere in pericolo i nostri dati sensibili. Da diverso tempo ormai le nostre informazioni personali sono difficili da proteggere e il rischio è di condividerle con persone malintenzionate.
Dopo le e-mail e gli sms ora è la volta delle chiamate telefoniche con messaggio registrato.
Se ricevete una chiamata da un numero non salvato tra i vostri contatti o con un prefisso straniero e a rispondere è una voce registrata che vi invita ad aggiungere il numero chiamante in rubrica e a contattarlo via Whatsapp, sappiate che si tratta di una truffa.
Le richieste della voce registrata
Il cellulare squilla. È una chiamata da un numero che non conoscete. Può essere un numero italiano, oppure straniero. Non appena rispondete, una voce automatica (in italiano) vi invita ad aggiungere il contatto in rubrica e a scrivergli via Whatsapp.
Le motivazioni più frequenti sono il volervi comunicare qualcosa di importante, talvolta riguardo un colloquio di lavoro. In ogni caso, si tratta di fishing, una pratica messa in atto dai truffatori per sottrarre informazioni sensibili come dati finanziari o codici di accesso.
Come difendersi
Per prima cosa, si deve verificare l’identità del chiamante. Se si tratta di numeri sconosciuti, è meglio non rispondere. Se però lo si fa, bisogna assolutamente evitare di fornire dati sensibili e di inviare documenti di identità o bancari. Banche, aziende e altre organizzazioni non richiedono mai questi dati attraverso il telefono.
Bloccare e segnalare le chiamate sospette. È un modo di proteggere se stessi e gli altri da future truffe.
Controllare le proprie transazioni, al fine di individuare movimenti sospetti. Se si riscontrano movimenti sospetti, lo si deve segnalare immediatamente alla banca. Aggiornare le proprie opzioni sulla privacy sui social e online, per evitare di fornire accesso ai propri dati in modo indiscriminato. Infine, restare informati sulle nuove tecniche di fishing e sulle modalità per evitarle.
Roberta Gatto