Musei accessibili: Iva ridotta al 4 per cento

L’Agenzia delle Entrate conferma l’applicazione dell’aliquota Iva ridotta al 4 per cento per i lavori svolti da un Comune in un museo finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche.

L’obiettivo degli interventi deve migliorare l’accessibilità, la fruibilità e l’inclusività degli spazi museali, con particolare attenzione alle persone con ridotta capacità motoria e a chi presenta difficoltà sensoriali o cognitive.

Il Comune richiedente, che abbia ottenuto un finanziamento nell’ambito del Pnrr per adeguare il museo alle linee guida del Ministero della Cultura, deve promuovere la rimozione di ostacoli fisici, cognitivi e sensoriali nei luoghi della cultura.

Tra gli interventi previsti devono figurare:

  • Rimozione di ostacoli fisici per agevolare la mobilità di persone con disabilità motoria.
  • Miglioramento della fruizione degli spazi interni con attrezzature più accessibili.
  • Introduzione di sistemi di orientamento per persone cieche, ipovedenti o sorde.
  • Riduzione dei disagi per persone con deficit sensoriali.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, tali lavori rientrano nelle prestazioni soggette all’aliquota agevolata al 4 per cento come stabilito dal n. 41-ter della Tabella A, parte seconda, del decreto Iva.

Questo beneficio si applica agli interventi che mirano direttamente al superamento delle barriere architettoniche, in linea con quanto definito dal Dpr n. 503/1996 e dal decreto ministeriale del 28 marzo 2008.

Le linee guida sottolineano l’importanza che i musei siano accessibili e fruibili da tutti i visitatori, compresi coloro che affrontano svantaggi fisici, sensoriali o cognitivi.

Ogni museo ha dunque il dovere di garantire l’accesso a tutti, eliminando qualsiasi tipo di ostacolo che possa limitarne la fruizione.

Massimo Usai

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