Alla scoperta del Giappone con Elena e Roberto
Insieme nei viaggi e nella vita. Sono Roberto Lachin ed Elena Travaini, coppia di non vedenti ideatrice del “Motto Podcast”, un format nato nel 2020 dove si parla di inclusione sociale e disabilità visiva in modo leggero e ironico.
Padovano e atleta della nazionale paralimpica di judo lui, di Luino e campionessa nazionale di ballo lei, il 26 gennaio partiranno per il Giappone, supportati da uno sponsor di eccezione come GoPro (marchio di fotocamere e videocamere indossabili N.d.R.). «Sì, lo so, fa sorridere pensare che coinvolgano e puntino su dei ciechi» dice Roberto, «ma le nuove tecnologie ci danno grandi opportunità e aprono nuovi mercati».
Gli obiettivi
Il viaggio di Elena e Roberto ha due obiettivi ambiziosi: diffondere un messaggio di inclusione e arricchire il Motto Podcast, già premiato dal Vaticano e dalla Commissione dei Diritti Umani Iberoamericana. La scelta del Giappone come meta di un viaggio in esplorazione autonoma rappresenta una vera e propria sfida.
«Visiteremo città come Tokyo, Kyoto, Osaka, Nara, Hiroshima e la pittoresca Miyajima, affrontando sfide logistiche e culturali per dimostrare che tutto è possibile con volontà e determinazione» spiega ancora Roberto.
Aprire nuovi orizzonti
Il Giappone è quindi un’occasione per aprire nuove opportunità di viaggio anche ad altre persone non vedenti. Come accade anche con altre destinazioni, il Sol Levante spesso non viene preso in considerazione per un viaggio perché mancano informazioni specifiche per chi ha una disabilità visiva. La difficoltà a reperire tali informazioni è uno dei motivi principali che spinge le persone cieche e ipovedenti a rinunciare a provare questa esperienza.
Con il loro viaggio, Roberto ed Elena sperano di sopperire a questa mancanza. sono molti i non vedenti che non prendono in considerazione un viaggio come questo perché mancano riferimenti e consigli utili ad affrontare l’esperienza. «Le informazioni di viaggio per non vedenti non sono facili da trovare e sono comunque rare» continua Roberto, «ma contiamo di vivere delle situazioni che poi possono essere condivise con altri».
La tecnologia in aiuto
Grazie anche allo sponsor GoPro, il viaggio sarà documentato e caricato sia sul sito mottoontour.org che sul “Motto Podcast”.
«Gireremo con una GoPro sul petto e riprenderemo percorsi, attrazioni ed esperienze» prosegue il padovano. «Le ultime applicazioni assicurano una stabilizzazione delle immagini anche per chi, come noi, non coglie in diretta – e quindi non riesce a controllare – ciò che la camera riprende. Esiste poi tutta una tecnologia in grado di tradurre perfettamente in parole ciò che un filmato mostra». Ad esempio, sfruttando «una nuova funzionalità di ChatGpt che lavora in tempo reale».
Infine, il viaggio metterà la coppia di fronte a un’importante sfida culturale: «in generale il Giappone è Paese molto accogliente per i non vedenti, e penso ad esempio alle strisce guida che ti portano direttamente in stazione fino all’ingresso del vagone», spiega Roberto. «Il Giappone è anche però la terra della regola non scritta per cui “non si deve chiedere mai aiuto”: i non vedenti, in questo senso, provano molta vergogna. Ecco, cercheremo di abbattere anche questo ostacolo».
Roberta Gatto