“Storia della disabilità”
Matteo Schianchi è professore e ricercatore dell’Università Bicocca di Milano e recentemente, ospite di un convegno, ha affrontato i temi del suo libro “Storia della disabilità. Dal castigo degli dei alla crisi del welfare” (Carocci editore). Il punto di partenza è ovviamente quello di un’evoluzione e di come concetto e considerazione della disabilità siano cambiati nel corso dei secoli. Insomma, «la disabilità è da sempre parte della storia dell’umanità, ma non è sempre la stessa storia», come si legge nella presentazione del libro da parte della casa editrice. Ciò non toglie che i pregiudizi restino una costante.
Disabilità e Storia
Si parte, come da sottotitolo, dal mondo greco-romano, dal castigo degli dei e dalla descrizione dell’antieroe per eccellenza dell’Iliade, Tersite. Brutto, zoppo e guercio diventa oggetto di scherno degli altri soldati. Ma è solo l’inizio, successivamente i diversi saranno messi in mostra e diventeranno oggetto dello spettacolo offerto dai potenti.
Gli dei, ma anche Dio non amavano i disabili e li consideravano frutto del peccato, arrivando a dare, come nel Talmud, una giustificazione per ogni disabilità. Modi e parole sono cambiati nel corso dei secoli, ma quel concetto si è conservato nel tempo sino ad arrivare allo sterminio dei disabili da parte dei nazisti. Ma anche alcuni scienziati, i casi sono riportati nel libro, hanno avuto un ruolo preciso nella creazione di uno stigma. È il caso di John Langdon Down: a lui si deve il nome dell’omonima sindrome, a lui si deve il concetto di “degenerazione della razza bianca” per spiegare i connotati delle persone con sindrome di Down.
La conclusione è nel sottotitolo, con il rischio che i diritti delle persone con disabilità spariscano a favore di interventi sociali di tipo caritatevole.
Giuseppe Giuliani