Disabilità a scuola: a che punto siamo

I numeri sono quelli del Ministero dell’Istruzione (e del Merito), aggiornati a luglio 2024  e descrivono una situazione complicata e in ulteriore peggioramento. Stiamo parlando del mondo della scuola e dei problemi connessi alle persone con disabilità.

Si parte dai docenti di sostegno solo poco più del 40 per cento ha un contratto a tempo indeterminato e uno su quattro è precario. Con le conseguenze che tutto questo comporta in termini di continuità didattica e tutti i discorsi relativi all’inclusione.

Alunni con disabilità

Cresce negli ultimi 20 anni il numero degli alunni con disabilità: si passa dall’1,9 per cento del 2004 al 4,2 per cento del 2023. Nell’anno scolastico 2022-23, gli alunni con certificazione di disabilità erano 339.975.

La disabilità intellettiva è quella più rappresentata a scuola (69,9 per cento), seguita da “altro tipo di disabilità” (24,6 per cento), che include disturbi specifici di apprendimento, problemi psichiatrici precoci e Adhd (disturbo da deficit di attenzione/iperattività).

Rapporto alunni/posti di sostegno

Per quanto riguarda la presenza di alunni con disabilità sul territorio, nel Nord Ovest si registra la percentuale più alta (4,5 per cento), a seguire Centro (4,3), Sud (4,2) e Nord Est (3,6).

Il rapporto tra alunni con disabilità e posti di sostegno nelle scuole statali migliora negli ultimi anni, passando da 2,09 nel 2009-2010 a 1,41 nel 2022-2023. Ma con differenze che premiano Lombardia e Friuli e bocciano Sicilia e Molise.

Docenti di sostegno

Cresce in termini assoluti il numero dei docenti di sostegno: 217.796 nell’anno scolastico 2022-2023, ma solo il 40,6 per cento ha un contratto a tempo indeterminato. Un docente su quattro ha un contratto a termine, con scarse possibilità di costruire un rapporto con gli studenti.

Resta ancora critica la situazione per quanto concerne la distribuzione delle risorse sul territorio: con regioni, prevalentemente del Nord che possono contare su un rapporto docente di sostegno/ alunni con disabilità migliore rispetto ad altre. Situazione che vale anche tra i differenti cicli scolastici: la percentuale di docenti di sostegno è maggiore nelle scuole dell’infanzia e primaria, per poi diminuire nella secondaria, dove si trova la maggior parte degli studenti con disabilità intellettiva.

Giuseppe Giuliani

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