Disabilità: tutti i film e le serie per saperne di più
Da Forrest Gump a Bridgerton, la disabilità ne ha fatta di strada. Sempre più rappresentata e con un focus mirato ad abbattere stereotipi e pregiudizi, le diverse forme di disabilità trovano spazio sui cataloghi delle più importanti piattaforme come Netflix e sugli schermi dei cinema.
Di seguito, un elenco delle opere più significative per chi vuole saperne di più su un mondo tanto variegato quanto complesso.
Film stranieri sulla disabilità
Forrest Gump, interpretato da Tom Hanks, è la storia di un ragazzo con disabilità cognitiva e motoria che riesce a liberarsi delle protesi e comincia a correre. E la stessa narrazione corre su due binari paralleli: da una parte la storia di Forrest, da bambino a uomo, e dall’altra quella con la S maiuscola, la storia americana della guerra nel Vietnam, della rivoluzione sessuale e della ripresa post-bellica.
Un film da vedere assolutamente
The elephant man, film degli anni ’80, è la storia (vera) di un uomo vissuto a Londra nella seconda metà dell’Ottocento e affetto dalla Sindrome di Proteo, una malattia che causa gravi malformazioni fisiche.
Per comprendere come la disabilità fisica spesso influenzi in modo errato il giudizio sulle persone. Figli di un Dio minore, un film del 1986 con una protagonista realmente sorda, Marlee Matlin. Una storia d’amore tra una ragazza che ha sempre vissuto in un istituto e un insegnante che cerca in ogni modo di farla uscire dal guscio.
Il mio piede sinistro, del 1989, è la storia di Christy Brown, giovane con paralisi cerebrale, che riesce a utilizzare il piede sinistro per diventare pittore e scrittore. Storia romanzata e a lieto fine.
Buon compleanno Mr. Grape è invece la storia di un ragazzo con autismo interpretato da un giovanissimo Leonardo Di Caprio. Il film è centrato sull’importanza della famiglia e soprattutto dei fratelli e sorelle delle persone con disabilità.
Quasi amici, ovvero la storia della (quasi) amicizia tra Driss, un ragazzo nero che vive di assistenzialismo, e Philippe, un ricco uomo bianco tetraplegico in cerca di un badante.
Le differenze tra i due danno vita a una commedia che fa riflettere sul ruolo dei caregiver e ci ricorda come le persone siano in grado di sorprenderci se soltanto gliene diamo la possibilità.
Il discorso del re, film su re Giorgio VI, padre di Elisabetta II, affetto da una grave forma di balbuzie. Il film è una storia di crescita e di riscatto. Il re, infatti, è il secondogenito, la riserva, e ha gravi difficoltà a parlare in pubblico.
Grazie all’incontro con un logopedista, però, riesce non solo a superare il difetto di pronuncia, ma anche ad acquisire fiducia in se stesso nel momento in cui si trova a dover regnare al posto del fratello Edoardo.
La teoria del tutto, imperdibile per chi vuole conoscere la storia dello scienziato Stephen Hawking. Il film affronta il progressivo avanzare dell’atrofia muscolare e mette in luce l’importanza delle prime tecnologie assistive per la comunicazione.
Wonder è invece la storia di Auggi, un bambino di 10 anni con sindrome di Treacher Collins, vittima di bullismo a causa di una malformazione cranio-facciale. Tra le tematiche anche il difficile rapporto con i fratelli e le difficoltà affrontate dai genitori.
Adam, film sulla sindrome di Asperger, dove il protagonista è un ingegnere e appassionato di astronomia, che si innamora di una scrittrice di libri per ragazzi. Insomma.
In viaggio verso un sogno – The Peanut Butter Falcon, dove il protagonista con sindrome di Down scappa da un istituto in Carolina del Sud per inseguire il sogno di diventare un campione di wrestling.
Non solo film americani e britannici
Nel raccontare la disabilità c’è spazio anche per produzioni indiane, giapponesi e polacche. Dall’India, il film Margarita with a straw è la storia di una ragazza con paralisi cerebrale infantile che decide di andare in America per studiare. Il film affronta i temi dell’indipendenza dalla famiglia, dell’accettazione, dell’inclusione, della sessualità e dell’importanza delle cannucce.
Dal Giappone, 37 seconds è un film che parla di disabilità tra manga, sesso e autodeterminazione. Infine, Io sono Mateusz, film polacco sulla paralisi cerebrale nella Polonia post-sovietica. Un film sulla relazione padre-figlio e sul mito secondo cui alla disabilità fisica corrisponderebbe anche un deficit mentale.
Film italiani sulla disabilità
Il figlio della luna, la storia vera di Fulvio Frisone, nato con tetraplegia spastica distonica e divenuto un esperto di fisica. La storia ruota attorno alla figura di Lucia, la madre, che non si arrende e supporta il figlio negli studi, aiutandolo a raggiungere i propri obiettivi.
La classe degli asini, altro film ispirato a una storia vera. Il film racconta della professoressa Mirella Casale, la prima a far chiudere le classi differenziali a favore dell’inclusione degli studenti con disabilità e a far riconoscere la figura dell’insegnante di sostegno con la legge 517 del 4 agosto 1977.
Rosso come il cielo, ambientato negli anni ’70 in Italia, racconta la storia vera di Mirko, un bambino diventato cieco a causa di un incidente domestico. Lasciata la scuola pubblica per un istituto per i ciechi, Mirko comincia a registrare su nastro alcune fiabe sonore, trovando così il proprio posto nel mondo. È infatti oggi uno dei più famosi montatori del suono italiani.
Mio fratello rincorre i dinosauri, tratto dal libro omonimo di Giacomo Mazzariol, racconta di Giacomo e della relazione con suo fratello Gio con sindrome di Down.
Altro film ispirato a un romanzo è Tutto il mio folle amore. È la storia di Andrea e Franco Antonello, padre e figlio autistico e del loro viaggio in moto.
Infine, chiudiamo con una pietra miliare della commedia italiana, ovvero Perdiamoci di vista di e con Carlo Verdone. Il film è una critica ai talk show abilisti, con il protagonista che si innamora di una ragazza in carrozzina interpretata da Asia Argento.
Roberta Gatto