Giubileo 2025: uno spazio di accoglienza per persone fragili e con disabilità

Il 22 gennaio 2025 è stato inaugurato un nuovo spazio di accoglienza presso la basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini, a Roma. Realizzato dal Circolo S. Pietro, il centro è dedicato alle persone fragili e con disabilità, e sarà operativo ogni mercoledì durante le udienze generali di Papa Francesco, oltre che ogni sabato e domenica durante gli eventi giubilari. Grazie all’impegno di 70 volontari, questo progetto punta a diventare un punto di riferimento stabile anche dopo il Giubileo.

Un luogo senza barriere

Progettato per garantire accessibilità e comfort, il centro è stato ristrutturato eliminando tutte le barriere architettoniche. È dotato di ascensori, montascale e ambienti pensati per le diverse esigenze degli ospiti: una zona di accoglienza, una ludoteca, un’area relax con poltrone reclinabili, spazi per consumare pasti o guardare la televisione, e servizi igienici accessibili. Ogni dettaglio è stato curato per creare un ambiente accogliente e funzionale.

Un cantiere di carità per il Giubileo

«Questo luogo nasce da un invito di Papa Francesco a creare “cantieri di carità”», ha dichiarato Niccolò Sacchetti, presidente del Circolo S. Pietro. L’obiettivo è offrire supporto concreto a persone in difficoltà, con l’auspicio di trasformare questo spazio in un punto di riferimento per Roma.

Monsignor Franco Camaldo, assistente ecclesiastico del Circolo, ha sottolineato l’importanza di alimentare sia il corpo sia lo spirito degli ospiti: «Il nostro motto è “Preghiera, azione e sacrificio”. Questo spazio rappresenta un impegno concreto per vivere questi valori».

Volontari in azione

Il progetto si basa sull’impegno di 70 volontari, coordinati da Maria Luisa Campa. «Abbiamo organizzato un programma per 90 giorni di apertura, ma lavoriamo già per il futuro del centro», spiega Campa. La rete di volontari è divisa in squadre, garantendo così una gestione efficiente delle attività.

Un messaggio di speranza

L’inaugurazione è stata aperta dalla celebrazione di una Messa presieduta dal cardinale vicario Baldo Reina, che ha ricordato come «i fratelli in difficoltà siano al centro dell’attenzione della Chiesa». Il porporato ha invitato i presenti a essere «segni concreti di speranza», sottolineando come, «servire gli altri è un privilegio che arricchisce chi lo compie».

Le parole di san Filippo Neri «beati voi giovani che avete del tempo per fare del bene» incise su una delle pareti del centro, sono state lette in coro durante la cerimonia, rafforzando il significato del progetto.

Oltre il Giubileo

L’ambizione è che questo centro diventi una realtà stabile, capace di offrire supporto alle persone fragili e alle loro famiglie anche dopo l’Anno Santo. Come ha sottolineato il cardinale Reina,«attraverso il servizio agli altri, riceviamo la benedizione del Signore».

Massimo Usai

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