L’ assistente per l’autonomia e la comunicazione

Si tratta di una figura di supporto agli insegnanti  di sostegno che andrebbe a facilitare il diritto allo studio e l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.

Nei giorni scorsi, la Commissione Istruzione e Cultura del Senato, unendo tre diverse proposte di legge, ha adottato un testo unificato.

Il nuovo testo introduce la figura professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione, con l’obiettivo di supportare persone con disabilità in ambito educativo e formativo.

Il ruolo

Prevista dalle legge 104/1992, questa professione è considerata una figura socio-educativa che promuove l’autonomia, la comunicazione e le relazioni personali delle persone con diverse condizioni di disabilità.Si tratta di professionisti che affiancano il docente di sostegno.

Il nuovo testo, ancora oggetto di discussione parlamentare, attribuisce all’assistente per l’autonomia e la comunicazione il compito di favorire l’acquisizione di autonomie personali, facilitare la comunicazione e le relazioni nel contesto educativo, intervenire in situazioni didattiche e formative per garantire inclusione.

I requisiti

La professione può essere esercitata da laureati in Scienze dell’Educazione, persone con la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico o socio-sanitario, tutti quelli che, al momento dell’entrata in vigore della legge, abbiano alle spalle almeno 24 mesi di attività, anche non continuativi, come assistenti per l’autonomia e la comunicazione nelle scuole e siano in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado.

I concorsi

La nuova legge punta anche a valorizzare l’esperienza professionale del personale che già opera nel settore. Ai concorsi pubblici, banditi da Regioni ed enti locali per assumere personale con contratto a tempo indeterminato, potrebbero partecipare anche coloro che abbiano svolto almeno 36 mesi di attività, anche non continuativi, come assistenti per l’autonomia e la comunicazione in regioni, enti locali o società appaltatrici e abbiano il diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Giuseppe Giuliani

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