Un avatar per aiutare i bambini con disabilità visiva
Il progetto si chiama Vippstar e ha come obiettivo quello di fornire un approccio a lungo termine alla salute e al benessere di bambini e adolescenti con disabilità visiva. Si tratta di un progetto coordinato dall’Università di Brescia e finanziato da Horizon Europe (programma di ricerca e innovazione 2021-2027 dell’Ue) con ben 18 partner europei. A disposizione un finanziamento di oltre 8 milioni di euro di cui 1,2 milioni stanziati per l’Università di Brescia e una durata di 4 anni,
Come funziona Vippstar
Vippstar si basa su strumenti digitali avanzati e uso di intelligenza artificiale così da migliorare l’autonomia dei giovani con disabilità visiva. Si propone come supporto alle attività quotidiane quali ad esempio attività sportive e momenti di socializzazione, favorendo al contempo l’inclusione e il benessere mentale.
Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma di telemedicina dedicata alla riabilitazione personalizzata precoce. Attraverso esercizi mirati e coinvolgendo le famiglie, la piattaforma si propone come supporto alla rifunzionalizzazione neurale di bambini e adolescenti con disabilità visiva.
Un avatar per amico
La novità introdotta dal progetto è l’uso dell’intelligenza artificiale per creare un avatar in grado di conversare con i piccoli pazienti, fornendo consigli e guidandoli verso routine di salute.
Inoltre, la piattaforma si propone di realizzare processi di apprendimento per migliorare capacità cognitive e fisiche attraverso valutazioni multisensoriali. Disponibile anche un professionista nutrizionale in grado di riconoscere cibi e quantità e di fornire preziosi consigli sull’alimentazione.
Infine, sotto la guida dell’Università di Edimburgo, sarà realizzata la prima rete transnazionale europea per la raccolta di dati su bambini e adolescenti con disabilità visiva, in modo da garantire un monitoraggio a lungo termine.
Roberta Gatto