Retinopatia diabetica: l’esame del fondo oculare ora si paga
Il controllo del fondo oculare, esame fondamentale per diagnosticare e curare per tempo la retinopatia diabetica, non è più in esenzione.
Una visita necessaria per prevenire una delle complicanze più diffuse nei pazienti con diabete, nonché una delle principali cause di cecità negli adulti al di sotto dei 65 anni.
Ora si paga
Controlli periodici del fondo oculare sono importantissimi per la diagnosi precoce. Da gennaio, però, l’esame non è più in esenzione, come denunciato da pazienti e diabetologi.
Tuttavia, come si legge nel sito del Ministero della Salute, la «Banca dati delle malattie croniche esenti» conferma per le persone diabetiche il diritto alla prima visita oculistica con esame del fondo oculare in esenzione, con codice 95.02. Per le visite successive di controllo, risulta invece necessario pagare il ticket.
«Tutte le visite di controllo (diabetologica, nefrologica, oculistica ecc) sono in esenzione perché si tratta di controlli» spiega il dottor Riccardo Candido, presidente dell’Associazione medici diabetologi (Amd). «Il problema, però, è che non c’è scritto da nessuna parte che durante la visita oculistica di controllo si debba fare necessariamente il fondo oculare, uno strumento fondamentale per individuare precocemente lo sviluppo di una complicanza come la retinopatia diabetica, che impatta sulla salute e la qualità di vita dei pazienti».
Cosa è cambiato
In precedenza, il medico poteva prescrivere l’esame specifico, «fundus oculi», indicando il codice «95.09.1» sulla ricetta per usufruire della prestazione in esenzione.
Nel nuovo nomenclatore in vigore dal 30 dicembre 2024, invece, questo codice non è presente, sostituito da quello corrispondente alla voce «visita oculistica di controllo» (codice 89.01.D).
«Solo il 30 per cento delle persone con diabete si sottopone a quest’esame» continua Candido, «e ora si rischia che questa percentuale, già bassa, si riduca ulteriormente anche per i tempi di attesa che si allungano».
Infine, il costo dei ticket potrebbe indurre molti a non fare i controlli periodici del fondo oculare, dato che per la maggior parte si tratta di persone anziane che vivono della loro pensione.
Eppure, un esame come il fondo oculare farebbe risparmiare al sistema nazionale molti più soldi di quelli investiti finora in queste visite, molto meno costose di quelle necessarie una volta che la retinopatia ha raggiunto gli stadi più avanzati.
Roberta Gatto