Autismo: attenzione alle truffe. Ecco come evitare pratiche ingannevoli

Sono sempre di più i genitori di figli con autismo a cadere vittime di truffe. La ricerca disperata di una cura li porta infatti ad affidarsi a percorsi e terapie alternative, inutili e dispendiose. A lanciare l’allarme è Marie Helene Benedetti, presidente dell’Associazione Asperger Autismo: «Continuano a emergere numerosi casi di genitori che, sopraffatti dalla disperazione, cadono vittime di percorsi alternativi e truffe in cerca di cure e soluzioni per l’autismo. Questo problema non è solo preoccupante: ha risvolti etici e rappresenta un attacco diretto alla dignità e al benessere delle famiglie, sfruttando la loro vulnerabilità per meri scopi di lucro».

Il ruolo delle fake news

Nonostante gli sforzi portati avanti dalle associazioni, la cattiva informazione mette queste persone nella condizione di cadere in trappola. Il fenomeno, inoltre, è amplificato da Internet e dal passaparola, rendendo difficile distinguere ciò che è valido e legale da ciò che non lo è.

Le false promesse di “cure miracolose” non solo portano a ingenti perdite economiche, ma infliggono un danno ancora più grave: il tempo sottratto ai bambini, che potrebbero invece beneficiare di interventi scientificamente validati».

Un pericolo per i bambini

Non solo. Come fa notare ancora Benedetti, «alcune di queste pseudo-terapie si rivelano dannose, mettendo in serio pericolo la salute e il futuro dei più piccoli».

Secondo la presidente, il problema sta nella visione errata dell’autismo come malattia. Da qui, la ricerca disperata di una cura, di una soluzione definitiva a un problema, quando invece l’autismo è una condizione complessa, «che richiede interventi basati su solide prove scientifiche per offrire il miglior supporto possibile alle persone nello spettro e alle loro famiglie. Permettere che truffatori senza scrupoli si approfittino della fragilità dei genitori non è solo irresponsabile: è inaccettabile. Distinguere tra supporto serio e pratiche ingannevoli è una priorità che coinvolge tutti noi».

Possibili soluzioni

Esiste un modo per non cadere vittime di queste truffe? La risposta è sì. «Per combattere questa piaga» prosegue Benedetti, «abbiamo deciso di raccogliere e condividere informazioni chiare e approfondite sui trattamenti ingannevoli più comuni, analizzando i loro rischi e fornendo strumenti per riconoscere ed evitare pratiche ingannevoli. Vogliamo aiutare le famiglie a fare scelte consapevoli, proteggendo sia la loro serenità che il benessere dei loro bambini».

Le “cure” da evitare

La presidente fornisce un elenco dettagliato di terapie alternative inutili e dannose, da evitare assolutamente. Tra queste, le più comuni (e rischiose per la salute) sono la terapia chelante, terapie con cellule staminali, trapianto fecale, clisteri e lavaggi intestinali con candeggina, camera iperbarica stimolazione transcranica, utilizzo di fasce Mente Autism.

Ognuno di questi trattamenti presenta rischi anche gravi per la salute, da complicazioni ai danni di organi come reni, cuore, intestino, fino alla comparsa di tumori e nei casi più gravi addirittura la morte. I costi, poi, vanno dai 300 ai 10mila euro.

« Invece di investire tempo e denaro in questo tipo di truffa, le famiglie dovrebbero concentrarsi su trattamenti terapeutici validi, basati su prove scientifiche concrete» spiega Benedetti. « È fondamentale quindi che i genitori siano consapevoli di come queste strategie possano manipolare la loro fiducia e le loro risorse, facendo leva su speranze infondate».

Cliniche all’estero

Attenzione anche alle cliniche straniere, soprattutto quelle svizzere, dove vengono effettuati trattamenti non autorizzati e vietati in Italia. «Queste cliniche, spesso situate in Paesi con normative meno restrittive, propongono terapie non approvate e talora potenzialmente pericolose per il trattamento dell’autismo» spiega ancora la presidente. «Alcuni dei trattamenti ingannevoli più comuni offerti da queste cliniche includono l’uso di sostanze non approvate, trattamenti sperimentali come l’infusione di farmaci non autorizzati, terapie con sostanze chimiche o addirittura pratiche estreme, come l’uso di tecniche chirurgiche invasive, senza alcuna prova di beneficio».

Inoltre, i costi per trattamenti presso cliniche straniere possono andare da mille fino a superare i 30mila euro.

Altre terapie

Infine, anche altri percorsi di cura apparentemente innocui possono rivelarsi molto dannosi, sia in termini economici che di salute. Tra questi, la comunicazione facilitata, l’omeopatia, le diete restrittive, l’uso di integratori e probiotici.

«Come Associazione, continueremo a impegnarci per informare e supportare le famiglie, offrendo strumenti concreti per riconoscere le insidie e costruire un percorso che metta al centro il bambino e il suo futuro» conclude Benedetti. «Perché ogni genitore merita di fare scelte sicure e consapevoli, e ogni bambino merita il meglio che la scienza e l’amore possano offrire».

Roberta Gatto

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