Oggi 4 febbraio, Giornata Mondiale contro il cancro
Lo slogan scelto quest’anno per celebrare la Giornata Mondiale contro il cancro è “#UnitedByUnique” che tradotto in italiano potrebbe essere «uniti, ma unici». Il significato? Che ogni persona con tumore fa storia a sé, cioè è unica. E l’auspicio è quello di favorire l’unione dei pazienti oncologici (e l’alleanza con chi li cura) così da contribuire a creare un mondo nel quale si guardi oltre la patologia per vedere la persona prima che il paziente.
Il World Cancer Day è promosso dalla Union for International Cancer Control ed è sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ogni campagna dura un triennio e così per il 2025-2027 si punta sul motto: «Uniti nei nostri messaggi, unici nelle nostre storie».
Gli obiettivi
Guardando oltre la diagnosi medica, il cancro coinvolge non solo direttamente il paziente, ma anche la sua famiglia e la società. E comincia una storia umana unica, fatta di dolore, preoccupazione, paura, speranza, resilienza, amore. Per questo si è capito quanto diventi necessario incentrarsi sulla persona con i suoi bisogni e necessità considerando gli
aspetti emozionali, psicologici e sociali.
Stili di vita
Sempre più si pensa oggi alla prevenzione e agli stili di vita necessari per limitare la costante crescita di casi diagnostici. Un esempio su tutti: l’obesità oggi in Italia interessa il 10 per cento degli adulti nella fascia che va dai 18 ai 69 anni. Tradotto in cifra, vuol dire 4 milioni e 100mila cittadini. E gli esperti dicono che proprio l’obesità è un fattore di rischio essendo collegato a ben 12 diversi tipi di tumore.
Stesso discorso per il tabagismo, l’uso di alcol, la sedentarietà. Tutti questi fattori definiscono le statistiche e queste dicono che nel 2024 in Italia sono state stimate 390.100 nuove diagnosi di tumore.
Certo, sempre le statistiche dicono anche come la metà dei cittadini che oggi si ammalano è destinata a guarire avendo la stessa attesa di vita di chi non ha sviluppato il cancro. Questo grazie a diagnosi precoci e successi della ricerca scientifica attraverso la messa a punto di nuove terapie.
I comportamenti a rischio
In Italia, quasi il 60 per cento degli adulti consuma alcol, il 33 per cento è in sovrappeso e il 10 per cento è obeso, il 28 per cento è sedentario, il 24 per cento fuma. Si tratta di un quadro che non induce certo a fiducia.
Le conseguenze? Il consumo di alcol è correlato a 7 tipi di carcinoma, l’obesità a 12. E il fumo, da solo, è responsabile del 25 per cento dei decessi oncologici nel mondo».