Adolescenti e cyber bullismo

Il problema del cyber bullismo riguarda più del 37 per cento degli adolescenti che navigano online. A lanciare l’allarme è l’Associazione Social Warning – Movimento Etico Digitale APS presentando i dati della survey 2024 condotta dall’Osservatorio Scientifico sull’Educazione Digitale. Ma come si manifestano le violenze? Insulti, molestie anche a sfondo sessuale e manipolazione psicologica.
Quell’ambiente un tempo sicuro e protetto come la propria casa, non è più un luogo “sicuro”. Anzi. Soprattutto quando i ragazzi sono online, sono soli e molto spesso non sono preparati adeguatamente nel difendersi.

I dettagli dello studio

Realizzato sulle analisi di esperienze in rete di oltre 2mila giovani tra gli 11 e i 18 anni, lo studio, che ha analizzato le esperienze di oltre 2.000 ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, rivela come più del 42 per cento degli adolescenti si è trovato in situazioni inappropriate a sfondo sessuale.

Il 35 per cento riferisce di aver sviluppato ansia persistente e una sensazione di vulnerabilità dopo essere stato contattato in modo indesiderato. Il 28 per cento ammette di provare paura e insicurezza così da doversi prendere una pausa assentandosi dalla rete.

Se poi, il cyber bullismo è a sfondo sessuale, questo provoca nel 9 per cento un forte senso di vergogna e disagio.

Il ruolo dei genitori

Spesso i genitori non sanno o non si accorgono di nulla. La conferma arriva dal fatto che solo il 7 per cento dei giovani chiede aiuto. Eppure, il 31 per cento dei giovani trascorre tra 3 e 5 ore al giorno davanti agli schermi, mentre il 12 per cento supera le 5 ore quotidiane, ovvero circa due mesi e mezzo all’anno.
L’attività online dei giovani
L’attività principale è costituita dal gioco ma, soprattutto, usano i social. Siano TikTok, re indiscusso del web per il 70 per cento dei ragazzi e Instagram che però starebbe registrando una leggera flessione in quanto i contenuti vengono considerati meno autentici.
Che fare?
Per rimediare ai disagi creati, l’Associazione Social Warning – Movimento Etico Digitale Aps ha elaborato cinque strategie:

  • Impostare i limiti della privacy insieme ai ragazzi. Diventa infatti molto importante condividere con i giovani la necessità di limitare l’accesso a profili soltanto a persone conosciute e fidate. E l’introduzione di un filtro può aiutare.
  • Insegnare a bloccare e segnalare i contenuti molesti o i molestatori.
  • Definire regole chiare insieme.
  • Monitoraggio attivo e dialogo continuo.
  • Dialogare su affettività e rispetto.

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