La Giornata internazionale dell’epilessia

La facciata del San Giovanni di Dio a Cagliari

Con il colore viola per 24 ore sulla facciata dell’ospedale San Giovanni di Dio, Cagliari celebra la Giornata internazionale dell’epilessia che ricorre oggi, 10 febbraio.

Lepilessia è una malattia neurologica cronica, le crisi epilettiche sono generate da un funzionamento anomalo dei neuroni corticali.

Si tratta di una delle patologie neurologiche più diffuse: è al terzo posto, dopo ictus e demenza ed è particolarmente presente fra le persone anziane.

I neuroni corticali (cellule del cervello) comunicano tra loro attraverso correnti elettriche e in alcuni casi scaricano impulsi elettrici in modo eccessivo, questo provoca la crisi epilettica.

Come si manifesta

Generalmente, si verificano episodi improvvisi di perdita di coscienza, caduta a terra e convulsioni. Ma le crisi possono provocare anche sensazioni particolari come lampi di luce, rumori, formicolii.

Le cause

L’epilessia può avere origine genetica, ma nella maggior parte dei casi le cause sono multifattoriali o dovute a lesioni cerebrali.

Nelle persone anziane, possono presentarsi cause metaboliche, provocate da disturbi immunitari o associate a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

I numeri

Nei paesi più sviluppati, l’epilessia riguarda circa una persona su 100: nel mondo sono più di 50milioni le persone con epilessia in fase attiva, in Italia circa 500-600 mila, ma si ritiene che questi siano dati sottostimati, perché talvolta la malattia viene tenuta nascosta.

In Sardegna

Nell’Isola sono circa 14mila persone con epilessia e si registrano quasi 800 nuovi casi ogni anno.

I dati epidemiologici sardi, rilevati dal Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta), indicano una prevalenza di 6,62 persone ogni 1.000 abitanti, con picchi più alti tra i giovani (10-14 anni) e gli anziani (over 85 anni).

Il centro epilessia

Il centro Epilessia del Policlinico Universitario di Cagliari è centro di riferimento regionale di II livello e, come spiega la professoressa Monica Puligheddu, direttrice di Neurologia del Policlinico Duilio Casula, «è dedicato in particolare alla presa in carico delle forme farmacoresistenti, in grado di fornire le diverse opportunità terapeutiche mediche».

L’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari è stata la prima in Sardegna ad avere attuato un percorso diagnostico terapeutico assistenziale per l’impianto dello stimolatore del nervo vago, una soluzione a lungo termine studiata per chi soffre di epilessia farmacoresistente.

I farmaci e gli interventi

Al momento, si interviene sui sintomi e sono disponibili una trentina di farmaci anticrisi, con molecole più efficaci e tollerabili rispetto al passato. Una parte di pazienti che non risponde ai farmaci può essere sottoposta a un intervento neurochirurgico mirato. Altri tipi di interventi  terapeutici sono la chirurgia, la neurostimolazione cerebrale e la dieta chetogenica.

Ci sono, poi, tecniche di neurostimolazione e la stimolazione vagale con l’impianto sottocute di uno stimolatore elettrico.

Giuseppe Giuliani

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