La sperimentazione della valutazione di disabilità prorogata?

La sperimentazione sulla riforma per la disabilità sembra destinata a protrarsi sino a tutto il 2026. E questo se si fa riferimento a un emendamento presentato dai relatori al decreto Milleproroghe attualmente all’esame della prima Commissione del Senato.

La sperimentazione

La fase di sperimentazione ha preso il via il primo gennaio di quest’anno in nove province e avrebbe dovuto rendere operativa la riforma su tutto il territorio nazionale a partire dall’inizio del prossimo anno.

Tra le novità della riforma, il certificato medico introduttivo da spedire in via telematica all’Inps facendola diventare l’unica procedura per la presentazione della domanda e il riconoscimento dell’invalidità.

Le modifiche

L’emendamento presentato dai relatori sposterebbe questo termine e andrebbe a individuare altre aree nelle quali effettuare la sperimentazione.

Le aree sono quelle di Alessandria, Bari, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza e le Province autonome di Trento e Bolzano e l’attività di sperimentazione della valutazione di base è prevista dal 30 settembre di quest’anno sino al 31 dicembre 2026.

L’accertamento della disabilità

La valutazione di base, cioè la procedura che accerta, verifica e definisce la condizione di disabilità di una persona, è affidata, secondo quanto stabilito dal decreto legislativo numero 62/2024 all’Inps. Ma anche in questo caso è previsto uno slittamento al primo gennaio 2027.

Slitta al 30 novembre 2026 anche il termine entro il quale adottare il regolamento per l’aggiornamento delle definizioni, dei criteri e delle modalità di accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordità civile e della sordocecità civile.

Giuseppe Giuliani

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