Rsa gratuite per anziani con malattie gravi
Le Rsa private devono garantire assistenza gratuita a quei pazienti con malattie fortemente invalidanti come l’Alzheimer. È quanto stabilito recentemente dalla Suprema Corte di Cassazione, con l’approvazione di un ricorso presentato da un famigliare di una persona anziana non autosufficiente.
La motivazione dietro la sentenza è legata alle prestazioni socio-assistenziali per pazienti affetti da malattie gravi, come appunto l’Alzheimer. Secondo la Cassazione, infatti, le cure erogate dalle Rsa private devono essere considerate legate alle prestazioni sanitarie e quindi garantite in maniera gratuita.
Un vuoto normativo
Le associazioni di categoria esprimono però molteplici dubbi in merito alla sentenza. Infatti, non esiste una normativa a dare forma a questa sentenza e la conseguenza potrebbe essere uno stato di caos generale.
«La sentenza» spiegano dall’Associazione nazionale delle cooperative sociali di Legacoop, «apre uno scenario di grave incertezza per tutti i soggetti che erogano servizi sociosanitari, creando un pericoloso effetto a catena che si riversa sull’intero sistema, dagli operatori all’utente finale, passando per le famiglie».
La mancanza di una legislazione in merito mette quindi in crisi un sistema già oberato da carenze strutturali: «la sentenza non tiene conto del quadro demografico ed epidemiologico italiano» conclude l’Associazione ed è necessaria una visione strategica e sistemica che riguardi non solo la situazione delle residenze, ma anche quello della domiciliarità. A mancare non è solo una legislazione chiara, ma anche una visione prospettica su come affrontare le complessità dei bisogni, a tratti anche emergenziali, che sempre più famiglie si trovano oggi ad affrontare».
Roberta Gatto