Diffusione Braille, il punto del presidente Ierfop Roberto Pili

Roberto Pili

Il presidente Ierfop Roberto Pili

Medico oncologo, Roberto Pili è stato riconfermato presidente dello Ierfop lo scorso anno. Già presidente del Consiglio Provinciale di Cagliari, Pili è anche presidente della Comunità mondiale della longevità

Qual è l’importanza della Giornata Nazionale del Braille?

È la prima volta che Cagliari celebra la Giornata Nazionale del Braille. Grazie a questo grande spirito di collaborazione che si è creato col Club Italiano del Braille e tenendo conto che il nostro direttore della Formazione Bachisio Zolo è entrato a far parte del gruppo dirigente, insieme con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e alla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi siamo riusciti ad accogliere nella nostra sede questo importante evento. Questo ha fatto sì che tutti questi enti con valenza nazionale e, per quanto riguarda Ierfop europea, si stanno delineando come un presidio strategico per promuovere una sempre maggiore integrazione delle persone con disabilità visiva. Si sta, insomma, mettendo a regime il grande impegno per quanto riguarda l’educazione, la didattica e l’istruzione e Ierfop mette in campo programmi per tutti i domini della vita delle persone con disabilità visiva.

A Cagliari, nella sede Ierfop di via Platone, sono state due le giornate

Sono state due giornate con un momento istituzionale molto importante e con una fase artistica e musicale con artisti di primo livello. Tra l’altro c’è stata la presentazione della fiaba musicata Brucamilla (scritta da Roberto Pili, ndr) che di fatto si presenta come un elemento multisensoriale per aiutare i bambini ad approcciarsi al linguaggio del Braille.

Gli interventi della seconda giornata cosa ci dicono?

La fase seminariale ci ha dato il quadro di tutto ciò che si sta muovendo intorno al sistema Braille, soprattutto per quanto riguarda le tecnologie assistive in grado di rendere il sistema di letto scrittura ancora più dinamico.

I due secoli di Braille, come vanno interpretati?

Dicono che a distanza di duecento anni, questo sistema ha ancora tanto da dare e che resta il pilastro attorno al quale si deve costruire l’emancipazione delle persone con disabilità visiva.

Ha detto durante l’intervento che in didattica non ci si improvvisa

No, l’intervento di Caterina Argiolas, tra l’altro docente di Ierfop, ha rappresentato il fatto di quanto sia difficile mantenere il timone della serietà e della competenza della didattica nelle scuole e nei centri dove si insegna ai bambini e agli adulti con ipovedenza e come c’è bisogno di serietà, perché altrimenti non si fa un buon servizio a questi bambini nell’aiutarli a costruire il loro potenziale di vita.

Giuseppe Giuliani

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