Guarda dove cammini: un’autobiografia per raccontare i cammini accessibili

Dario Sorgato
Pubblicato da Ediciclo “Guarda dove cammini. Passi condivisi sui sentieri del possibile”, è l’autobiografia di Dario Sorgato, fondatore dell’associazione NoisyVision affetto dalla sindrome di Usher, malattia rara che colpisce la vista e l’udito.
Non a caso è stata scelta la data del 28 febbraio per l’uscita in libreria, in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare.
Nel libro, l’autore riflette sull’atto del camminare come momento di inclusione e crescita condivisa, riscoprendo il vero significato del viaggiare.

Dario Sorgato in una sua visita a Ierfop
L’opera si articola in quattro parti: nella prima scopriamo l’infanzia e l’adolescenza dell’autore, con l’impatto della malattia sulla sua vita; nella seconda, si parla di accessibilità e diNoisyVision, associazione che si occupa della crescita e della consapevolezza delle persone con disabilità sensoriali; nella terza esploriamo i cammini intrapresi da Sorgato , dalla via Frangena al deserto del Sahara; nella quarta, infine, troviamo una guida pratica all’organizzazione di un cammino inclusivo, con informazioni utili circa accoglienza, segnaletica e modalità di accompagnamento.
L’autore
Dario Sorgato, nato e cresciuto in provincia di Padova, a 16 anni riceve una diagnosi di Sindrome di Usher, una patologia congenita che provoca sordocecità. Dopo la laurea in Design al Politecnico di Milano, comincia a viaggiare e nel 2004 approda in Australia e poi in Nuova Zelanda. Nel 2007 completa il Cammino di Santiago e nel 2008 naviga per quasi due anni, da Città del Capo a L’Avana, attraversando l’Oceano Atlantico e costeggiando il Brasile e le isole del Mar dei Caraibi. Decide di mettere per iscritto le sue avventure, pubblicando “Un anno in otto ore”, “Tempo Lento” e “ACQUA: Un viaggio”. Nel 2011 fonda l’associazione NoisyVision, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle disabilità sensoriali. Attraverso la sua associazione, inoltre, Dario realizza iniziative rivolte a persone con disabilità visive e uditive volte a promuovere lo sport e l’autonomia.
Roberta Gatto