Aumentano gli alunni con disabilità e i docenti di sostegno formati

Aumenta il numero degli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane: nell’anno scolastico 2023-2024 sono stati quasi 359mila, il 4,5 per cento degli iscritti. Numeri in crescita rispetto all’anno precedente (6 per cento in più), ma anche in confronto agli ultimi cinque anni (più 26 per cento.

I dati per ordine, grado e genere

Gli alunni con disabilità sono di più nella scuola primaria e secondaria di primo grado (5,5 per cento) meno nella scuola dell’infanzia e nella secondaria di secondo grado (rispettivamente il 3,2 e il 3,5 per cento).

Il dato più rilevante è quello che evidenzia l’aumento degli alunni con disabilità nelle scuole italiane rispetto all’anno scolastico 2018-2019: 75mila in più.

Se si passa al genere: gli alunni con disabilità sono prevalentemente maschi, 228 ogni 100 femmine. Un dato in linea con le statistiche epidemiologiche: vari disturbi dello sviluppo neurologico vedono una prevalenza di maschi.

La disabilità più presente è quella intellettiva

Il 40 per cento degli studenti con disabilità ha una disabilità di tipo intellettivo. La percentuale cresce nelle scuole secondarie di primo e secondo grado (46 e 52 per cento rispettivamente). A seguire, ci sono i disturbi dello sviluppo psicologico (35 per cento), soprattutto nella scuola dell’infanzia e in quella primaria. Quasi il 20 per cento degli studenti ha, invece, disturbi nell’apprendimento e nell’attenzione in questo caso, percentuali più alte tra gli alunni delle scuole secondarie di primo grado. Sono meno diffuse la disabilità motoria (9 per cento) e quella visiva o uditiva (7 per cento). Il 37 per cento degli alunni ha una pluri-disabilità.

Una disabilità certificata

Il 98 per cento degli alunni con disabilità ha una certificazione di disabilità o di invalidità, questo consente di attivare il sostegno scolastico.

L’ 1,3 per cento usufruisce del sostegno didattico pur non avendo una certificazione: si tratta di alunni in attesa di certificazione o con problematiche borderline.

I docenti di sostegno

Aumenta la percentuale dei docenti di sostegno con specifica preparazione: in quattro anni sono passati dal 63 al 73 per cento, ma sono ancora molti gli insegnanti non specializzati con punte del 38 per cento al Nord. Inoltre, va registrato il dato che riguarda l’assegnazione in ritardo: 11 per cento. Resta il problema della discontinuità didattica: il 58 per cento degli alunni ha cambiato insegnante da un anno all’altro e l’8,4 nello stesso anno.

Giuseppe Giuliani

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