Rp Sardegna Odv fra ricostruzione e pianificazione

Beppe Martini
In occasione del congresso dell’Associazione dei ciechi, degli ipovedenti e dei retinopatici della Sardegna, abbiamo chiesto a Beppe Martini, già dipendente della Regione Sardegna e riconfermato presidente del sodalizio, di spiegarci come l’organizzazione ha saputo crescere, in un periodo in cui il Terzo settore mostra segni di stanchezza.
«Per la verità, anche noi abbiamo affrontato un periodo di ristrutturazione e rilancio» risponde Beppe Martini, «e non è solo l’associazionismo in generale e quello della disabilità in particolare ad attraversare un momento delicato, ma è l’intera società. In periodi come questi occorre guardarsi attorno e capire qual è il tuo posto in un mondo che cambia di continuo. Forse in questo siamo stati bravi».
Inteso nello sviluppo esponenziale delle nuove tecnologie? «Anche. Ma quello è, semmai, la risposta a una situazione più ampia. In Sardegna» continua Martini, «a partire dal 2016, le competenze provinciali sono diventate regionali. La gran parte delle pubbliche amministrazioni oggi hanno sede a Cagliari, Capoluogo sardo. Ciò ha cambiato il rapporto fra associazioni, istituzioni e cittadini. Specie se pensiamo che la mobilità interna dell’isola è tutt’altro che ideale.
Informatica, lavoro e inclusione
Il supporto informatico della Rp Sardegna per i disabili visivi sembra riscuotere molto consenso. «Come associazione abbiamo cercato di coprire quegli spazi che, a nostro avviso, chiedevano di esser maggiormente presidiati» indica ancora Beppe Martini, «e così abbiamo investito molto sull’informatica e oggi i nostri preziosi collaboratori supportano i nostri soci con lezioni individuali e di gruppo. Soccorrono i meno digitali fra noi nel disbrigo di pratiche burocratiche ostiche e tramite la tecnologia possiamo farlo anche per gli utenti più lontani dal capoluogo regionale. Inoltre, abbiamo cercato di creare un supporto formativo per chi necessita dell’informatica per motivi professionali. Seguiamo sia utenti in cerca di occupazione, che chi un lavoro già lo ha».
Autonomia e disabilità visiva
Oggi esiste la figura professionale del tecnico per l’autonomia personale dei disabili visivi formati da Ierfop e due di quei tecnici appartengono allo staff di Rp. «Sì, sono Margherita Orgiana e Valentino Puddu, nostri collaboratori. Per un anno hanno dovuto sobbarcarsi l’attività ordinaria dell’associazione e anche qualcosa di più. E al contempo sostenere un corso di formazione complesso». Un lavoro in tandem.
«Collaboriamo con l’Istituto europeo per la formazione e l’orientamento professionale (Ierfop) perché avere istruttori vedenti esperti nel muoversi nel mondo senza la vista è importante».
Cultura accessibile e collaborazioni
In ambito culturale, l’accessibilità è in gran parte da costruire. «Per questo abbiamo realizzato la biblioteca delle disabilità, cioè testi specialistici che prestiamo gratuitamente agli operatori sociali, agli insegnanti e a tutti coloro i quali si occupano di disabilità» sottolinea Martini, «e la nostra biblioteca pare sia un unicum nazionale. L’intento è far circolare informazione e formazione a favore di chiunque si occupi del tema. Oltre a curare gli appuntamenti con il Cinema audio descritto. Periodicamente, nella nostra sede di Via Pasquale Tola 30 a Cagliari, vengono proiettati film arricchiti con una voce fuoricampo che descrive le scene non parlate».
Pierfrancesco Lostia