“In-felice” al Cinema Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone

Roberto Magnani

L’appuntamento è per questa sera al Cinema Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone a partire dalle 21. L’ingresso è libero. Lo spettacolo è proposto dal Gruppo Cultura dell’Unità pastorale di Savignano sul Rubicone. Il tema è quello della disabilità, lo spettacolo è ideato e portato in scena da Roberto Magnani con la partecipazione di Manuel Amati.

Lo spettacolo

“In-felice” racconta la storia (vera) di un sommergibile tedesco durante la seconda guerra mondiale, ma è solo una metafora per raccontare la vita di una persona con disabilità fisica che proprio come un sottomarino affronta la quotidianità come un saliscendi continuo in mezzo alle onde. Sensazioni positive e negative che si alternano e scuotono la persona. Il tono è quello ironico scelto da chi quella situazione la vive sulla propria pelle.

«Quando un fatidico giorno scopri questa patologia» dice Magnani, «vieni catapultato brutalmente sul fondo della tua nuova condizione. Ma attraverso questo spettacolo voglio spiegare che è possibile riemergere. Porto in scena la malattia intesa come rinascita».

Chi è Roberto Magnani

Roberto Magnani, attore e regista, è nato nel 1975 a Santarcangelo di Romagna, ha iniziato con la compagnia “La valigia dell’attore” di Samuele Sbrighi. Fa parte anche di Clown Vip Rimini, associazione di volontariato che opera nella zona di Rimini in ospedali, scuole e case di riposo attraverso la clown terapia. Al cinema ha lavorato con Ivano Marescotti e Maria Grazia Cucinotta  nel film “Tutto liscio” del 2019. Dal 2010 ha la Sclerosi multipla.

Il messaggio

Magnani spiega che l’idea è quella di comunicare la disabilità in modo anticonvenzionale, partendo dalla propria esperienza personale: quella di una persona che dopo lo scoramento iniziale trova nuovi motivi per affrontare la vita.

«È stata la malattia» aggiunge l’attore, «a spingermi a fare il clown di corsia d’ospedale, a sostenere altre persone». Da questo percorso interiore è nato il monologo “In-felice” che va letto come “felice dentro” e la decisione di scegliere un tono scherzoso per raccontare l’esperienza personale».

Giuseppe Giuliani

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